#2014

E’ sempre abbastanza difficoltoso riprendere le file di questo discorso. Ma lo riprendo, ed anche volentieri. D’altronde fare il blogger è il mio passatempo preferito. Proprio per questo motivo inauguro il primo post del 2014 con una serie di paragrafi. Così ci facciamo un’idea generale. Ovviamente in hashtag, perché ci piace così.
#nonhounfidanzato
E’ evidente che sono single. Anzi, come dico sempre io vivo la mia singletudine, che è una tacca peggio. Nel senso che ho tutti i requisiti per avere una dolce metà ma gli eventi mi vengono contro. Sempre. E sempre peggio. E se il mood costante della mia vita è “il dramma è sempre dietro l’angolo”, quest’anno ci aggiungo un tassello in più. Ma ve lo svelerò a breve.
#friendshipneverends
E’ ufficiale, le amicizie resistono alle peggiori tempeste. Alcune sono resistite anche al duemilatredici. Signori cari il duemilatredici è stato l’anno della devastazione. Si sono lasciati tutti. Tutti quelli intorno a me hanno sfanculato il proprio partner, e lo hanno fatto tutti nel peggiori dei modi. Quando si dice l’amore. Ma a questo punto meglio soli, con degli amici pazzeschi, che fidanzati con un coglione. Dato di fatto.
#buonipropositi? #unodiquestigiorni
Questione buoni propositi. Devo essere sincero. Ogni anno mi auguro di trovare un fidanzato, pubblicare il mio libro, avere un programma su Real Time ed un fisico semipresentabile. Ecco, nel 2014 non faccio e non voglio fare buoni propositi. Io sono la classica persona che quando soffia le candelina il giorno del compleanno poi le spezza ed esprime un desiderio. Sono sette anni che esprimo sempre lo stesso. E per ora non c’è neanche una remota possibilità che quel desiderio si avveri. Ma zero proprio. Ho deciso di puntare su ciò che ho. Ebbene ho un manoscritto pronto per la stampa (chiunque sia interessato, attendo proposte!!!), una voglia devastante di cambiare lavoro (ma ahimè!), la necessità di dividere la mia esistenza con un uomo. A 360°. Non ho detto a 90. Anche se sarebbe stata una battuta davvero efficace. Ad ogni modo sono del parere che non ha più senso sperare che le cose accadano e si realizzano. Bisogna passare all’azione. #bringtheaction
#chefinehafattoilprincipeazzuro?
Ovviamente tocca prendere coscienza della situazione in cui viviamo. A cena non si parla più, si controllano gli status su facebook e chi è online su Grindr. E’ un dato di fatto. Questo, inevitabilmente distrugge qualsiasi tipo di comunicazione. Non si riesce a parlare e ad avere una conversazione interessante. Addirittura si parla per hastag. Come me in questo post. Ma io lo faccio per essere super cool. C’è chi lo fa perché non ha più niente da dire, o perché ha perso interesse nel dirlo. E  tutto si ripercuoto nelle relazioni. E il principe azzuro si è dato, definitivamente.
#superasap
Ho deciso che questo sarà l’anno della mia soddisfazione. Inteso che sarò io l’artefice della mia felicità. Direi che a questo proposito niente è più appropriato di #Levatevi #SUPERASAP
Spero che questo post vi sia piaciuto. E’ un collage di tweet mai tweettati e appunti sparsi tratti dalle note del mio iphone. Per ovvi motivi la grammatica sé andata a far benedire. Non che in passato io abbia mai scritto bene. Ah, e per rendere più piccante e stuzzicante il post in realtà ci ho inserito il titolo del mio romanzo. Non lo capirà nessuno. Detto questo vi auguro uno splendente 2014. E vista la situazione, #staytuned

Welcome back!













Arieccoci. Questa mattina il tempo è grigio, fuori piove e tutto profuma di autunno. In realtà, nonostante sia finita l’estate, intorno a me tutto è cambiato. Ho una nuova casa, in una zona completamente nuova per me, dei nuovi coinquilini, un balcone dal quale affacciarmi e respirare. Respirare a pieni polmoni. Cosa, che negli ultimi tempi facevo a fatica, per via di centordici menate varie. Quando finalmente ho preso coscienza del fatto che ero stanco della mia vita, un bel giorno di giugno mi sono deciso a cambiare. E l’ho fatto.
Oggi mi godo i benefici di quella scelta. Una scelta difficile da fare, ma indispensabile. Insomma vi sarete ben accorti che sono di un pessimismo cosmico devastante, e che per quanto io faccia la Superwow a volte devo ringraziare di avere delle persone intorno a me che mi sopportano. E come se lo fanno. E mi supportano, che è diverso ed indispensabile. E ti da una fiducia che riesci ad affrontare cose che non pensavi possibile. Come traslocare per esempio. E ricominciare tutto da capo, di nuovo. Ovviamente questo è un periodo in cui mi sento e voglio essere estremamente positivo.
Per questo motivo mi viene da sorridere. Senza un motivo apparentemente reale. Ma lo faccio. E non me ne lamento per niente. Anzi. Ne sono super contento. Adesso ci starebbe bene un fidanzato, o almeno una frequentazione a lungo termine. Ma siamo ad ottobre, e i buoni propositi si fanno a settembre. Per il momento si riparte con una nuova grafica (sempre a cura di Guytano_) e una serie di nuovi post che sono già pronti e avrete modo di leggere nei prossimi giorni. Da domani poi, e per ogni martedì riprende l’appuntamento sulle pagine del Signor Ponza.
Anzi colgo l’occasione di ringraziare tutti quelli che ci hanno votati ai MIA2013. L’anno prossimo ci rifaremo. Nel frattempo restante in contatto con me! Stay tuned 😉

Votateci Asap

Ecco qua.

Rieccomi. Avevo promesso a me stesso che questa settimana avrei finalmente ridato una dignità a questo stramaledetto blog. Si perché ultimamente è davvero stramaledetto. Un po’ dalla qualsivoglia. Ma non posso non amarlo più. Insomma, ha dato sfogo ai miei trip psyco più devastanti. Ma prima di riprendere le fila del discorso vi chiedo un piccolo e necessario gesto. Se l’anno scorso per un motivo o per l’altro non abbiamo vinto, quest’anno DOBBIAMO assolutamente fare in modo di prendere un Macchianera Italian Awards (ovvero il premio che ogni blogger vorrebbe avere ). Ma prima di tutto c’è il red carpet, per cui vi prendete 5 minuti 5, cliccate qui, leggete i prezioserrimi consigli del Signor Ponza e ci votate. C’è tempo fino al 15 agosto. E potrei ringraziarvi in un modo personale e particolare. Ovviamente non dirò mai quale fino a quando non vinciamo il premio. Siete avvisati. Su su.

La rivincita delle bionde

Esistono situazioni delle quali non sappiamo mai l’evoluzione. Soprattutto mentre le stiamo vivendo. Vorremo magari che andassero in un modo specifico. Ma a volte accadono cose inaspettate. Esattamente ciò che mi è successo qualche giorno prima della fine dell’anno. Ero in Abruzzo, in terra natia per le vacanze, e sopraffatto dalla noia mi facevo passare il pomeriggio girando su Gay Romeo. Adesso, permettetemi l’excursus: non ricordo quando mi ci sono iscritto, ma ero ancora a casa, ed ero forse l’unico che aveva messo la foto vera. Infatti online trovavo solo mezzi busti e dettagli di corpi umani.

Così quando, nel 2012, ricevo un messaggio da una testa mozzata quasi trasalisco, e penso “Come cazzo è che dopo dieci anni quasi esiste ancora gente che non mette la foto sul profilo?”. Decido di dare una chance a quella testa mozzata. Insomma, il corpo che mi si presentava non era niente male. Cominciamo una conversazione sul chi sei, che fai, dove vivi. Pratica e insignificante allo stesso tempo. Ma ero già molto annoiato. Insomma, non penso potesse peggiorare. Poi mi sono deciso. “Mi mandi una foto?”. Lui, senza neanche darmi il tempo di finire di pensare la domanda mi invia la sua foto. In costume. Splendido. Bono.

Ma non era un volto sconosciuto. Sapevo chi era. Lo avevo già visto. Anche se non avevo la più pallida idea di come si chiamasse, né me lo riuscivo a contestualizzare. Deciso a non morire di noia a tutti i costi, ho ceduto al suo invito. Un caffè (#credeghe). Detto, fatto. Lo raggiungo a casa e mi accomodo. Lui gentilissimo mi parla di questa casa che ha ristrutturato un anno prima, e me la mostra. Mi dice che ha speso un botto, anche se è contento di viverci perché gli piace e gli piace la sua indipendenza. Insomma tutti discorsi di cui a me fregava proprio tanto. In realtà io pensavo solo a dove lo avevo visto. Non me lo ricordavo affatto.
Mi dice che ha 36 anni, è impiegato nella pubblica amministrazione e purtroppo a breve si dovrà ritrasferire perché ha ottenuto un periodo determinato a Pescara. Niente io ancora ricordavo chi cazzarola era. E ci spostiamo sul divano dove continuiamo la conversazione. Mi chiede di me, della mia vita, e del mio lavoro. Mi dice che vuole una storia seria e duratura, e che gli piacciono i quasi trentenni. Mi veniva da dirgli che io trent’anni, grazie al cielo ancora li ho compiuti né tanto meno li dimostro. Ma questi son dettagli. Non sapevo ancora con chi diavolo stessi flirtando da venti minuti. Eh si, io flirtavo alla grande.
Poi. Un vago ricordo. Una discoteca e lui che si dimena. Mmmmmm. Mentre me lo ricercavo nella mia testa, lui insorge e mi dice “Tu mi guardavi sempre male quando ti beccavo in giro. Forse perché stavo con quel ragazzo…” Io indifferente. “Cioè quale ragazzo?”. “Quello che faceva l’avvocato…”. Valalalasss. Ecco chi cazzarola è. Era il fidanzato del Perfido Avvocato di Campagna. Del quale io ero follemente innamorato, e dal quale mi sono quasi beccato una denuncia perché non lo stalkeravo proprio per niente. E non ultimo, ultimamente me lo danno fidanzato con un ragazzino di 18 anni. Altri dettagli.
Appurato finalmente chi era, mi giustifico dicendo che mi piaceva da pazzi l’avvocato. E ne avrei sempre voluto da lui. Naturalmente chiunque se lo limonava era un mio acerrimo nemico. Bene. Mentre pensavo a quanto lo odiato, dolcemente mi avvicina le sue labbra alle mie, e mi schiocca un bacio lungo, mozzafiato. Ottimo. Con un alito profumaterrimo. Io quasi svengo e trasalisco. Non me lo aspettavo. E non mi è dispiaciuto. Quello che è successo dopo lo potete ovviamente solo vagamente immaginare. Ve lo potreste immaginare in camera da letto, poi al bagno ed infine in cucina. Una casa davvero carina.
Ed accogliente. Ovviamente una vera e propria rivincita. 

Il Pisello Odoroso is back!

Ecco qua. Come promesso a settembre il Pisello Odoroso si è rifatto una botta di lifting! Ovviamente tutto nuovo e rinnovato grazie alle sapienti mani di @Guytano__ che hanno curato la grafica. Grazie. E poi non posso che non invitarvi a lunedì a riprendere la lettura dei nuovi post, che quest’anno avranno una cadenza molto più ravvicinata rispetto al passato. Si, questa volta lo prometto, al costo di pubblicare la fotocopia del mio culo. Ehm. E nel frattempo siete liberissimi di gironzolare su tutti i social network tipo faccialibro, il canale youtube, twitter e tumblr. Ovviamente sono reperibile anche su Instagram (basta cercare annabellebronstein). 
E se proprio non ne avete abbastanza dal prossimo 11 settembre 2012 riprende la mia rubrica Sextastic sulle pagine del Signor Ponza. Insomma, quasi a farvi venir voglia di buttare il pc per terra e saltarci sopra! Ecco. Ma a questo proposito voglio invitarvi a vedere il video di cui sotto, perchè ovviamente da quelle parti scrivono anche Fabry_ , Ariel e Filodrama. Ne abbiam tutti di ben donde, e a questo proposito tocca proprio che ci date il vostro voto per gli imminenti Macchia Nera Blog Awards! Basta cliccare qui e seguire tutte le istruzioni per votare. Grazie.
Detto ciò preparatevi, perchè a breve ci sarà anche un simpaticherrimo concorsone per tutti voi, soprattutto fan di Grey’s Anatomy (passateparola).
E’ tutto, vi aspetto lunedì con un nuovo inaspettaterrimo post! Valalalassss

AB

Dove eravamo rimasti?

Ri-eccomi!
Come sta andando la vostra estate? Bè ecco la mia è un pò noiosa, si perché ho già ripreso a lavorare da una settimana, e si sente ben poco l’aria estiva. Anzi, sento solo un caldo tremendo ma non sono affatto l’unico, suppongo. Sono qui a rompere il silenzio, e anche le vostre palle, per fare prima di tutto dei ringraziamenti molto sentiti a tutti coloro che in qualche modo hanno preso parte al giovedì random. Un’idea cotta e mangiata, che così come è nata è finita. Senza ringraziamenti, che faccio subito subito qui: un grazie ad Upclose che mi ha supportato nonostante la crisi in cui versavo, un grazie al Signor Ponza che ci ha creduto tanto (in me), un grazie a Fabry_ perché, lo sa lui! Ovviamente vanno ringraziate anche le RdP tutte, sempre!
Forse non tutti hanno realmente gradito questa rubrica, ma io si, e questo, neanche a farlo apposta è davvero quello che conta di più. Detto questo, volevo fin da subito comunicarvi che questo blog tornerà totalmente attivo (#credeghe) a partire dal 3 settembre 2012! Ma fino ad allora ogni giorno della settimana troverete un micropost estivo (adoro postare dal telefono) o comunque un post vecchio che secondo me va assolutamente riletto e tenuto a mente. Fino ad arrivare, per l’appunto a le grandi novità in vista. La prima fra tutte, una competition con un succoso premio in palio. Ma con calma vi darò davvero tutte le info.
Non resta che congedarmi, ma prima volevo invitarvi uno per uno a farmi un gran piacere, ovvero di votarmi ai Macchianera Blog Awards. Vi rimando al post del Signor Ponza con tutte le istruzioni chiare e precise per non sbagliare, e votare. Invitandovi soprattutto a pensare che anche una RdP come me vuole la sua fottuta nomination ad un award una volta nella vita! Ma vi farò le palle piene, statene certi, adesso vi lascio davvero, ma con la visione del nuovissimo trailer del blog, che io non posso fare a meno di adorare. Stay tuned!


Dunque. Partendo dal presupposto che di calcio non ho mai capito niente. E sottolineando anche che non me ne frega assolutissimamente niente. E comunicando che il posto che avevo creato e pianificato non è mai stato pubblicato da blogger, e credetemi, ne ignori il perché; visto che ho fatto il ragazzetto etero ed ho visto la partita con i miei colleghi di lavoro, e bevuto addirittura la birra, pubblico questa gallery per il giovedì random tutta dedicata ai calciatori. O almeno quelli che più mi piacciono. Detto ciò, godeteveli. E forza Italia!!!! Si vabbè, ciao!

Da sinistra Di Natale / Balottelli / Balzaretti / De Rossi / Diamanti / Nocerino e le due campagne D&G CALCIO fonte Google.


Davvero avete creduto che avessi saltato a piè pari un nuovo appuntamento con la rubrica del non sense per antonomasia del web??? E invece, poco prima della fine di questo lunghissimo giorno eccolo tutto per voi. Però datemi un podio ed una bandiera perché la pazzesca che è in me esce per ricordarvi che l’evento più importante per la comunità GLBT è ai nastri di partenza il prossimo 23 giugno. E piuttosto che andarci per rimorchiare, ecco di seguito il manifesto politico del Roma Pride 2012. Così almeno abbiamo tutti ben chiaro cosa stracazzo dobbiamo andare a fare. Ok? Detto ciò, il giovedì random riprenderà la prossima settimana con i suoi soliti appuntamenti. Ah, arriveranno anche nuovi post. Credeghe!
Vogliamo tutto, senza più mediazioni, senza più rinunce, senza più tentennamenti.
Vogliamo tutto: questa è la richiesta che le persone lesbiche, gay, bisessuali, transessuali e transgender, queer e intersessuali rivendicano con il Roma Pride 2012. Il Pride è il momento di massima espressione della nostra battaglia per il riconoscimento della parità, dignità e libertà di vivere e amare senza ingerenze religiose, moralistiche e ideologiche. Nel Pride sta la forza di una comunità che si trova unita nell’orgoglio per quello che si è, nelle rivendicazione di una piena uguaglianza, nella gioiosa visibilità individuale e collettiva, nell’allegria di un giorno di festa e condivisione.
Vogliamo tutto e lo otterremo nello spirito di Stonewall, attraverso la nostra lotta di liberazione che ripudia ogni forma di violenza, autoritarismo e totalitarismo e proclama come fondativi di una società democratica i valori dell’antifascismo, dell’antisessismo e dell’antirazzismo.
Vogliamo tutto, perché ciascuna e ciascuno di noi merita ed esige riconoscimento e tutela, sia nella sua individualità, sia nelle forme di affettività e condivisione che desidera. Vogliamo essere libere e liberi di scegliere e di esprimere le nostre identità, con i nostri corpi e con la nostra fisicità, anche fuori dai canoni standardizzati, attraverso un percorso di autodeterminazione e promozione delle differenze.
Vogliamo tutto per la realizzazione del nostro progetto di vita e d’amore; vogliamo tutto per noi, i nostri affetti, le nostre famiglie e i nostri figli: dal matrimonio civile per le coppie formate da persone dello stesso sesso, su un piano di piena uguaglianza formale e sostanziale con quello delle coppie eterosessuali, al riconoscimento delle differenti forme di affettività e relazioni che ciascuna e ciascuno di noi possa scegliere liberamente.
Vogliamo tutto, vogliamo istituzioni e leggi realmente laiche, che sono la piena garanzia della libertà e della autodeterminazione delle persone nelle loro scelte di vita, religiose e filosofiche, lontane da impostazioni da stato etico che confondono peccato con reato o illecito, puntando a imporre un modello unico di società a cui uniformarsi.
Vogliamo tutto, vogliamo poter vivere liberamente la nostra identità di genere, per questo chiediamo legittime tutele a favore delle persone transessuali, transgender e intersessuali che vivono forti discriminazioni e abusi nei diversi ambiti della propria esistenza.
Vogliamo una società priva di ogni forma di discriminazione e violenza omo/trans/lesbofobica. Vogliamo interventi legislativi, culturali, informativi e di sensibilizzazione per il contrasto di ogni forma di pregiudizio legata all’orientamento sessuale e all’identità di genere.
Vogliamo tutto, consapevoli che la crisi attuale non può essere utilizzata per sottrarre e restringere spazi di libertà e di cittadinanza a quei soggetti che già in un periodo “pre-crisi” ne pagavano il prezzo sociale, economico e culturale  maggiore, consapevoli che i parametri economici, come lo spread e il P.I.L. non misurino il benessere, la realizzazione e la felicità di ciascuna e ciascuno e vogliamo che governo e istituzioni riconoscano tutti i diritti e le garanzie che ci spettano.
Vogliamo una riforma radicale del sistema di welfare, a oggi fondato prevalentemente sull’istituto familiare. Vogliamo un welfare universale, che consideri sia le famiglie sia gli individui, attraverso un sostegno reale al reddito come strumento di concreta autonomia delle persone, di tutela dall’emarginazione sociale e, soprattutto per i giovani e per gli anziani, di indipendenza dalla famiglia d’origine.
Vogliamo tutto per costruire, insieme a tutte le forze vive del Paese, un tessuto culturale e sociale aperto e inclusivo, che faccia delle differenze una ricchezza. Vogliamo tutto, vogliamo parità di accessibilità all’informazione, alla formazione e alle attività della vita quotidiana in genere anche per chi, come le persone sorde, sconta il fatto di far parte di una minoranza linguistica che lotta da anni per il suo riconoscimento e la visibilità della sua diversità.
Vogliamo tutto, in un percorso comune a quanti subiscono gli effetti più duri di stigma, emarginazione, discriminazioni e violenza: donne, migranti, diversamente abili, lavoratori precari e sfruttati, Rom, credenti di minoranze religiose, giovani e studenti. Uniti a chi ancora crede nei valori dell’uguaglianza, della dignità umana e delle differenze. Insieme si può costruire e regalare un Paese più giusto, libero, laico e democratico.
Vogliamo tutto, vogliamo un’informazione corretta e non affetta da pregiudizi e moralismi sulle malattie sessualmente trasmissibili, così come vogliamo interventi per combattere lo stigma sociale che colpisce le persone in HIV, con una particolare attenzione a campagne di prevenzione e sensibilizzazione riguardo alla sieropositività e all’AIDS, nel rispetto di una sessualità libera e consapevole.
Vogliamo tutto, vogliamo che l’appartenenza all’Unione Europea non si traduca nelle misure di austerity che mortificano la maggioranza della popolazione, nei tagli indiscriminati alla spesa sociale e nell’abbassamento generale dei diritti delle lavoratrici e dei lavoratori. Vogliamo che l’idea di Europa si basi sull’allargamento dei diritti, civili e sociali, indipendentemente dal paese di origine, in un’ottica di avanzamento e non di regressione, applicando i principi e i diritti sanciti della Convenzione Europea per la salvaguardia dei Diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali. All’Europa dell’austerity vogliamo sostituire l’Europa dei diritti.
Vogliamo quindi che ogni persona veda riconosciuta, tutelata e promossa la propria specificità e vogliamo che le istituzioni assicurino a tutte e tutti il pieno godimento dei propri diritti, della propria dignità e della propria libertà.
I partecipanti al Roma Pride 2012 vogliono costruire, attraverso la partecipazione e la diffusione di una cultura del rispetto reciproco, una società accogliente, inclusiva e plurale.
Per questo VOGLIAMO TUTTO!
I promotori del Roma Pride 2012
Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli
QueerLab
Lista Lesbica Italiana
Rete Genitori Rainbow
Subwoofer
Roma Rainbow Choir
Gaynet Roma
Orgogliosamente LGBTIQ
Famiglie Arcobaleno Roma
Gruppo sordi e udenti LGBTE Roma
Collettivo di femministe e lesbiche “La Mela di Eva”

Per avere maggiori info clicca qui. Il documento è tratto dal sito ufficiale del Roma Pride 2012.


Eccoci qui in una nuovo succulento appuntamento con “Il Giovedì Random di Annabelle Bronstein“… E siccome è random, oggi vi introduco la nuova rubrica nella rubrica… Non state nelle mutande vero? Bè neanche io. Quest’oggi, ho deciso di aprire un nuovo capitolo, ovvero celebrare la Twitter Star del mese con una freschissima intervista, e come non iniziare con il poliedrico Fabry_?  Noto ai più per i suoi molteplici twitt di insulti verso il genere umano e oltre (per lo più totalmente condivisi), ed autore del blog che tutti vorremo scrivere, (sopra le righe, cinico e diretto; ma anche intelligente, acuto e coccolerrimo) Levateviper non parlare della sua pazzesca rubrica #AskFabry sulle pagine del Signor Ponza (neanche a farlo a posta proprio oggi c’è un nuovo appassionante post) Fabry si è lasciato sedurre dalle mie domande svelandoci i segreti più nascosti ed aprendoci il suo mondo. Siete pronti? Fatevi travolgere. Sbam!

Prima di tutto benvenuto… A quanto pare il giovedì sta diventando un giorno affollato sul web?
Sono imbarazzatissimo, è la mia prima intervista e mi sento come Britney quando annuncia i vincitori degli EMA’s. Il giovedì è il giorno più bello della settimana da sempre, in America fanno anche Grey’s Anatomy e poi è il giro di boa della settimana. Sul web per fortuna c’è spazio per tutti, soprattutto per le pazzesche come te e me.

Perché non ci parli un po’ del tuo blog, che ovviamente, non posso fare a meno di adorare! Il sottotitolo è lampante, “Mi viene da dire solo cose cattive. E quindi le dico”
È piuttosto risaputo che io sia un tantino acido e dito in culo (Si possono dire le parolacce nelle interviste?), e il blog è la massima espressione della mia indole. Ormai sono dieci anni che ho un blog, ne ho passati molti ma ho sempre avuto la passione di mettere in piazza i cazzi miei e sopratutto le mie sfighe. Mi dicono spesso che il mio blog sia triste, ma è solamente lo specchio di quello che vivo. Sinceramente non saprei immaginarmi senza poter aprire internet e comunicare a chiunque tutto quello che mi passa per la testa. E poi diciamocelo, è una valvola di sfogo con i controcazzi.

Però poi nella descrizione scrivi “Sono uno che cade in continuazione ma riesce sempre a rialzarsi”, c’è sicuramente anche dell’altro allora?
Come ogni scorpione che si rispetti sono uno stronzo di prima categoria solo di facciata, dentro sono profondamente fragile e piuttosto debole. Come hai scritto tu, cado spesso ma ho sempre le palle per rialzarmi. A volte ci metto tanto, forse troppo, ma ho bisogno dei miei tempi. Mi piango spesso addosso e mi piace farlo.

Sei la twitter star più cinica e divertente. Credo di followarti da sempre, ma hai tre consigli per coloro che vogliono diventare pazzeschi e iperfollowati su twitter?
Mi sento lusingatissimo, ma ci sono delle twitstar vere che hanno molti più followers di me e scrivono cose più divertenti. Io non so perché la gente mi segua e mi retwitti così tanto, credo che sia più che altro per gli insulti che lancio al prossimo completamente noncurante dei danni che subirà il mio karma. Ma non posso fare a meno di essere una merda. La cosa che ho imparato su twitter è che più haters hai più sei seguito. E io ho tanti haters. Quindi in definitiva per rispondere alla domanda che mi hai fatto che mi sono un attimo perso, tre consigli per essere una twitstar: insultali tutti, lamentati sempre, posta le foto dei gattini su Instagram. 

E’ arcinoto che sei fidanzato, con un altro semi noto del web, ma tu, come lo hai conquistato?
E qua caschiamo male. Non sono io che l’ho conquistato, caso mai il contrario. Sempre grazie a twitter tra l’altro. Galeotto fu un DM e da allora nonostante qualche tira e molla siamo ancora insieme. Ma è lui che ha conquistato me, con il suo modo di fare sempre educato, la sua generosità e la sua trasparenza. Non credo di aver mai trovato persona più onesta, e non credo che nessuno mi abbia mai fatto stare bene come riesce lui. (In questo momento si starà anche vergognando tantissimo.)

 E il sesso? Sei tipo da vento di passione o da coccole sotto il piumone?
Le coccole per sempre, la mattina sotto le coperte quando ti svegli. La sera prima di andare a letto. Sempre. Credo che nonostante tutto io sia più da coccole che da serata sfrenata di sesso. Per citare una scena a te cara potrei dire che quando coloro non sto mai tra le righe.

Agli appassionati del tuo blog, non sfugge il tuo amore incondizionato per Grey’s Anatomy. Ma cosa ti ha fatto innamorare così tanto a questa fortunata serie?
Non lo so con precisione. Forse le frasi di apertura e chiusura di ogni puntata, forse perché è stata la prima serie che ho cominciato a seguire in lingua originale e in contemporanea con l’America (Ciao Polizia Postale!). Quando ho cominciato a guardarla mi si cuciva addosso perfettamente, non era un periodo fortunato della mia vita e la depressione che trasuda Grey’s Anatomy faceva al caso mio. È poi un telefilm che ero solito guardare con una cara amica che non c’è più, e vederlo mi porta sempre bei ricordi. 

 Un consiglio agli sfigati.
Less web, more sex.

Un consiglio a chi ti si vuole fare.
Al contrario di molti amici frosh credo fermamente nella monogamia, quindi levatevi. (E comunque credeghe che la gente sta qua a pensare a me.) 

Un consiglio a chi ti odio.
Non smettete mai di odiarmi che quando mi commentate il blog con i vostri insulti mi si impennano le visite. VI AMO CICCIONI.

Fatti una domanda e datti una risposta.
Why do I keep hitting myself with a hammerBecause it feels so good when I stop. Grey’s Anatomy 1×07

 Lasciaci con un tuo saluto!
Mi raccomando, non scordatevi mai che non sono qua per le telecamere. 
Ed ora, cortesemente, levatevi!

L’avvocato di Piazza Mazzini

Tutto quello che c’è da sapere sulla famoserrima legge di Murphy, è che quando proprio non pensi che una cosa accada, quella succede. E viceversa il contrario. Per cui, secondo questo contorto principio diviene letteralmente improbabile fare previsioni. E se una cosa deve accadere, senza che tu l’abbia mai considerata, quella accade e ti stupisce. Ok, tutto questo contorterrimo preambolo per introdurvi questa simpaticissima storiella di qualche tempo fa. Dopo un’orrenda e pesante mattinata di lavoro, ed un’inutile pomeriggio passato a sentire una psicologa sarda che parla di improbabili teorie, inattuabili nel mio ambiente lavorativo, vengo chiamato a rapporto dal mio mega boss.
“Mi deve fare una grande cortesia questa sera”. Questa sera? Che pizza questo orribile vecchietto con problemi di sciatica pronunciata, penso. “Alle 19 circa dovrebbe raggiungere il nostro avvocato per la causa contro l’assicurazione e dargli tutte le informazioni che servono”. Ecchecazzo penso. Adesso mi ci manca anche il domiciliare dall’avvocato. “Deve andare a piazza Mazzini, ok? Penso che non ha problemi!” Certo, io mica ho una vita inutile e orribile da non vivere. Io sono solo il suo zerbino, sottopagato che deve sbrigarle tutti i suoi inutili e inesistenti problemi. Essere inutile e fuori luogo. “Ok, spero di non fare tardi, allora vado!”.
Fuggo a casa, doccia e scappo verso piazza Mazzini. Zona che adoro e conosco visto che ci ho vissuto per un anno e mezzo circa. E se tutto va come deve andare a breve ci torno. Comunque arrivo, trovo subito parcheggio (incredibile), decido di fumare una sigaretta e accendo grindr per ingannare l’attesa. Noto che dall’ultima volta che ci sono stato c’è stato anche un notevole ricambio. Ma la cose che mi stupisce è che ad un metro da me ci sono ben due persone. Vabbè, non è il momento, sono le 19 passate, finisco la sigaretta ed entro nel palazzo. Al primo piano c’è questo fantasmagorico studio di avvocati, e appena entrato almeno tre di loro stanno andando via.
“Sera, senta io avrei un appuntamento per nome e conto di quell’idiota del mio capo supremo… Mica è tardi?” (ovviamente non ho detto proprio così!). “Certo che no, venga si accomodi qui sul divano, a breve il mio collega la riceverà”. Dice questa sorta di Allie Mc Beal di Crotone. Entra e avverte il suo collega, che però non riesco a vedere dallo spiraglio della porta. Lo studio è tempestato di quadri e drappi che mi sembra l’ottocento in un secondo. Mi metto a giocare a Robot Unicorn per scacciare la noia che già mi si palesa dopo solo cinque minuti di attesa. Che palle. Anche se dall’interno sento solo l’incessante battere dei tasti del pc e pochissime parole.
Venti minuti dopo. 19:45. Decido che ne ho quasi abbastanza. Insomma, che cazzo di palle. Ma ti vuoi muovere avvocato del cazzo di piazza Mazzini? Ma chi ti s’incula. Spazientito e affamato, dopo una giornata nettamente orribile sopra la media. Metto il telefono nella tasca della borsa e spazientito mi alzo per sgranchire le gambe. E finalmente, la porta si apre. Era ora. Escono tre mignotte (d’altronde siamo a Prati) e si affaccia questo avvocato. E valalalasss. In realtà più che un avvocato davanti a me avevo un adone bono da soffocare e svenire all’istante. Alto, castano/semibrizzolato, occhio verde sui 38/40 anni, tonico quanto basta. Sorride.
“Salve, posso?”. “Certo prego! Scusami per l’attesa, ma è stata una giornataccia”, abbozzando un mezzo sorriso ed indicandomi la seduta con la mano. Mi siedo e appoggio sulla sedia affianco a me la borsa. “Si non si preoccupi, è stata una giornataccia!” Concordo sorridendo. Lui in camicia bianca, giacca e cravatta, si libera subito dell’inutile soprabito e mi indica la cravatta sottolineando “Mica dispiace se me la tolgo?”. Per me puoi toglierti tutto come se non ci fosse un domani. “Ma certo, si figuri” dico in realtà! Abbozza un sorriso e comincia a farmi una settantina di domande inutili e noiose su persone, dichiarazioni, cose accadute e assicurazioni. Ovviamente io rispondo prontamente.
Finito l’interrogatorio durato almeno altri venti minuti, finalmente il bell’avvocato si rilassa un attimo. Apre un cassetto alla ricerca di qualcosa. Estrae un pacchetto di sigaretta e tenendolo tra le mani mi chiede se mi da fastidio. “Assolutamente no, solo se posso fumarmene una anche io” rispondo prontamente. Lui annuisce in un sorriso dolcissimo. Io mi asciugo la bava alla bocca. E con la coda nell’occhio, immaginate dove cade la mia attenzione? Sul suo pacco, ovviamente, visibile per via della scrivania di vetro. Ma subito cambio direzione. Insomma, ci manco solo che mi sgama. Mi accendo la sigaretta e lui si alza per avvicinarmi il posacenere. “Comunque puoi darmi anche tu del tu, sei così giovane…” dice, e mentre si risiede non può fare a meno di ravanarsi il segreto Augello.
Sorrido. E comincio a preoccuparmi. Quest’uomo spruzza ormonella da tutti i pori, ed io comincio a dare di matto. Come sempre. Intanto si risiede e rilegge tutto quello che ha scritto al pc. Io cerco di concentrarmi, ma l’occhio ricade sempre sul suo packaging interessanterrimo. Lui se la legge e fuma, e poco a poco inizio a sentire caldo. Ecco sono una zozza, sfigata e orrenda. Finisce finalmente di leggere questo cazzo di verbale e zac. Un’altra ravanata al pacco. Ma perché, mi chiedo al limite di una crisi epilettica? Quando, finalmente, inaspettatamente e sorprendentemente avviene la svolta.
“Ma lo sai che hai un viso conosciuto?” mi dice aggrottando le sopracciglia perfette che io leccherei all’istante. “Ma, non so.” Rispondo con poca sicurezza. Insomma mi sarei ricordato di un toro del genere. “Si eppure io sono convinto di averti visto da qualche parte… Non ricordo assolutamente dove però”. Io non rispondo. Esito, non so che dire. Insomma ma dove mi hai mai potuto vedere. Proprio in quel silenzio, mentre attendeva una risposta da me, il dramma si palesa come se non ci fosse un domani. Come se ci fosse solo la fine. Dal mio telefono arriva un messaggio su grindr, con il suo indiscutibile e riconoscibile suono. Io rimango vago, ma un ghigno si disegna sul suo volto.
“Ah. Ecco, adesso ci sono. Adesso ho capito tutto”. Io non oso immaginare. E non voglio immaginare che sia così. E invece. “Ho visto la tua foto su grindr, quel suono è inconfondibile.” No vabbè. Lo guardo seriamente, prendendo il telefono: “Dove? Ma non so proprio che cosa intendi”. Falsa come le mille lire, sblocco il mio iphone, e di conseguenza apro l’applicazione e lì a un metro di distanza la foto di un petto tatuato e villoso. Pallino verde. Ussignur ma è proprio l’avvocato che ho di fronte a me. E zac, nuova ravanata a quel pacco devastante. Che visto così, bè ecco, era molto più grande di prima.
Insomma mi stavo mettendo nei guai. Di lì a poco, la legge di Murphy di cui sopra trovo pieno compimento. “Guarda che non c’è niente di male”. Io diventavo rosso. Ma l’ormonella stava arrivandomi alle orecchie. “Io non ti capisco. Cos’è non hai le palle?”. Mi chiede. “Ma no, non è questo. Che discorso è poi questo, che c’entra?”. Rispondo cercando di calmare le acque. Insomma, non ero molto in vena, come forse ben sapete. E invece, no. Perché il mio interlocutore era in piedi intento a scartare quel suo pacco sottolineando, seriamente, “Vedi, io le palle le ho!”.
E che palle. Delle grosse enormi palle, contornate da un’enorme ed eretto pene. Insomma. Non avevo davvero parole. E infatti avendole finite, sono passato ai fatti. E che fatti. Prima ci siamo baciati a lungo, per poi passare a grandi acrobazie nel corridoio. E sul divano della sala d’aspetto. La cosa più sorprendente è che ha tirato fuori da un cassetto preservativo e lubrificante. Organizzaterrimo. E bè poi non credo ci sia da aggiungere molto altro, se non che finalmente ne abbiam fatte davvero di ben donde. Finito il circo, però ci siamo dati appuntamenti il mese prossimo, perché in fondo, dovrà farmi sapere cosa risponde l’assicurazione. Ed io, muoio dalla voglia di saperlo. Assolutissimamente.