Dove eravamo rimasti?

Ri-eccomi!
Come sta andando la vostra estate? Bè ecco la mia è un pò noiosa, si perché ho già ripreso a lavorare da una settimana, e si sente ben poco l’aria estiva. Anzi, sento solo un caldo tremendo ma non sono affatto l’unico, suppongo. Sono qui a rompere il silenzio, e anche le vostre palle, per fare prima di tutto dei ringraziamenti molto sentiti a tutti coloro che in qualche modo hanno preso parte al giovedì random. Un’idea cotta e mangiata, che così come è nata è finita. Senza ringraziamenti, che faccio subito subito qui: un grazie ad Upclose che mi ha supportato nonostante la crisi in cui versavo, un grazie al Signor Ponza che ci ha creduto tanto (in me), un grazie a Fabry_ perché, lo sa lui! Ovviamente vanno ringraziate anche le RdP tutte, sempre!
Forse non tutti hanno realmente gradito questa rubrica, ma io si, e questo, neanche a farlo apposta è davvero quello che conta di più. Detto questo, volevo fin da subito comunicarvi che questo blog tornerà totalmente attivo (#credeghe) a partire dal 3 settembre 2012! Ma fino ad allora ogni giorno della settimana troverete un micropost estivo (adoro postare dal telefono) o comunque un post vecchio che secondo me va assolutamente riletto e tenuto a mente. Fino ad arrivare, per l’appunto a le grandi novità in vista. La prima fra tutte, una competition con un succoso premio in palio. Ma con calma vi darò davvero tutte le info.
Non resta che congedarmi, ma prima volevo invitarvi uno per uno a farmi un gran piacere, ovvero di votarmi ai Macchianera Blog Awards. Vi rimando al post del Signor Ponza con tutte le istruzioni chiare e precise per non sbagliare, e votare. Invitandovi soprattutto a pensare che anche una RdP come me vuole la sua fottuta nomination ad un award una volta nella vita! Ma vi farò le palle piene, statene certi, adesso vi lascio davvero, ma con la visione del nuovissimo trailer del blog, che io non posso fare a meno di adorare. Stay tuned!

Giovedì Random: E’ più fake l’account twitter di Marta Marzotto o il giornalismo italiano?

IL PUNTO del SIGNOR PONZA
 

C’è stato un momento nella vita del giovane Signor Ponza (quindi ere geologiche fa) in cui il desiderio di diventare giornalista è stato piuttosto forte. Quasi più forte di quello di diventare famoso tramite il mio blog. Poi questa tentazione è svanita e ora guardo indietro e mi dico “GRAZIE A DIO” (e nel frattempo faccio markette a go go al mio blog, grazie Annabelle che me lo permetti e non mi prendi a randellate sugli stinchi).

Lo stato del giornalismo in Italia, per utilizzare una delicata metafora, è oggi equivalente a quello dell’ex primo ministro israeliano Ariel Sharon. Per farsi un’idea basta visitare le prime pagine dei siti delle due maggiori testate del nostro Paese, Corriere e Repubblica, e fare con me questo gioco: vi sfido a trovare un giorno in cui non siano presenti in homepage link, gallerie di immagini o articoli contenente almeno due tette.

Il problema è che i giornalisti, o almeno la maggior parte di essi, non ha ancora ben capito come relazionarsi al magico mondo dell’internèt. E’ un po’ lo stesso problema che ho io nei confronti dei bambini piccoli. Li vedo, li guardo, ma mi fermo lì. Non saprei da che parte prenderli, come tenerli e soprattutto come devo rivolgermi a queste piccole creaturine malvagie (EVITANDO OVVIAMENTE QUELLA VOCE STUPIDA CHE TUTTI GLI ADULTI USANO QUANDO PARLANO CON ESSERI UMANI DI ETA’ INFERIORE AI 5 ANNI). Lo stesso fanno i giornalisti. Setacciano twitter e Facebook alla ricerca di notizie che non sono notizie, spesso rimanendo vittime di grandi sviste e incomprensioni, perché non hanno la minima idea di come funzionino.

Mi piace citare il caso di @marta_marzotto, account volutamente e dichiaratamente (fin dalla bio) fake e scherzoso che rende omaggio a una delle donne più ironiche del mondo della moda. Una “giornalista” del secolo XIX ha ovviamente frainteso (più o meno in modo intenzionale) le vere finalità dell’account e ha contattato Marta, quella vera, telefonicamente. “Intervista” telefonica da cui è nato questo “articolo”. Il valore? Il significato? Ditemelo voi perché io non l’ho intuito, pur essendo laureato.

Che poi si potrebbe aprire un ulteriore intero capitolo sul fatto che è più probabile che l’Europa esca della crisi entro fine mese che i giornalisti mettano un link ai contenuti che citano all’interno dei loro articoli.

#RipGiornalismo


Se anche tu sei rimasto totalmente convinto e appassionato dal punto di vista del Signor Ponza, leggilo su Così è (se vi pare) e non perdere l’occasione di metterti in discussione!!!!


Dunque. Partendo dal presupposto che di calcio non ho mai capito niente. E sottolineando anche che non me ne frega assolutissimamente niente. E comunicando che il posto che avevo creato e pianificato non è mai stato pubblicato da blogger, e credetemi, ne ignori il perché; visto che ho fatto il ragazzetto etero ed ho visto la partita con i miei colleghi di lavoro, e bevuto addirittura la birra, pubblico questa gallery per il giovedì random tutta dedicata ai calciatori. O almeno quelli che più mi piacciono. Detto ciò, godeteveli. E forza Italia!!!! Si vabbè, ciao!

Da sinistra Di Natale / Balottelli / Balzaretti / De Rossi / Diamanti / Nocerino e le due campagne D&G CALCIO fonte Google.


Davvero avete creduto che avessi saltato a piè pari un nuovo appuntamento con la rubrica del non sense per antonomasia del web??? E invece, poco prima della fine di questo lunghissimo giorno eccolo tutto per voi. Però datemi un podio ed una bandiera perché la pazzesca che è in me esce per ricordarvi che l’evento più importante per la comunità GLBT è ai nastri di partenza il prossimo 23 giugno. E piuttosto che andarci per rimorchiare, ecco di seguito il manifesto politico del Roma Pride 2012. Così almeno abbiamo tutti ben chiaro cosa stracazzo dobbiamo andare a fare. Ok? Detto ciò, il giovedì random riprenderà la prossima settimana con i suoi soliti appuntamenti. Ah, arriveranno anche nuovi post. Credeghe!
Vogliamo tutto, senza più mediazioni, senza più rinunce, senza più tentennamenti.
Vogliamo tutto: questa è la richiesta che le persone lesbiche, gay, bisessuali, transessuali e transgender, queer e intersessuali rivendicano con il Roma Pride 2012. Il Pride è il momento di massima espressione della nostra battaglia per il riconoscimento della parità, dignità e libertà di vivere e amare senza ingerenze religiose, moralistiche e ideologiche. Nel Pride sta la forza di una comunità che si trova unita nell’orgoglio per quello che si è, nelle rivendicazione di una piena uguaglianza, nella gioiosa visibilità individuale e collettiva, nell’allegria di un giorno di festa e condivisione.
Vogliamo tutto e lo otterremo nello spirito di Stonewall, attraverso la nostra lotta di liberazione che ripudia ogni forma di violenza, autoritarismo e totalitarismo e proclama come fondativi di una società democratica i valori dell’antifascismo, dell’antisessismo e dell’antirazzismo.
Vogliamo tutto, perché ciascuna e ciascuno di noi merita ed esige riconoscimento e tutela, sia nella sua individualità, sia nelle forme di affettività e condivisione che desidera. Vogliamo essere libere e liberi di scegliere e di esprimere le nostre identità, con i nostri corpi e con la nostra fisicità, anche fuori dai canoni standardizzati, attraverso un percorso di autodeterminazione e promozione delle differenze.
Vogliamo tutto per la realizzazione del nostro progetto di vita e d’amore; vogliamo tutto per noi, i nostri affetti, le nostre famiglie e i nostri figli: dal matrimonio civile per le coppie formate da persone dello stesso sesso, su un piano di piena uguaglianza formale e sostanziale con quello delle coppie eterosessuali, al riconoscimento delle differenti forme di affettività e relazioni che ciascuna e ciascuno di noi possa scegliere liberamente.
Vogliamo tutto, vogliamo istituzioni e leggi realmente laiche, che sono la piena garanzia della libertà e della autodeterminazione delle persone nelle loro scelte di vita, religiose e filosofiche, lontane da impostazioni da stato etico che confondono peccato con reato o illecito, puntando a imporre un modello unico di società a cui uniformarsi.
Vogliamo tutto, vogliamo poter vivere liberamente la nostra identità di genere, per questo chiediamo legittime tutele a favore delle persone transessuali, transgender e intersessuali che vivono forti discriminazioni e abusi nei diversi ambiti della propria esistenza.
Vogliamo una società priva di ogni forma di discriminazione e violenza omo/trans/lesbofobica. Vogliamo interventi legislativi, culturali, informativi e di sensibilizzazione per il contrasto di ogni forma di pregiudizio legata all’orientamento sessuale e all’identità di genere.
Vogliamo tutto, consapevoli che la crisi attuale non può essere utilizzata per sottrarre e restringere spazi di libertà e di cittadinanza a quei soggetti che già in un periodo “pre-crisi” ne pagavano il prezzo sociale, economico e culturale  maggiore, consapevoli che i parametri economici, come lo spread e il P.I.L. non misurino il benessere, la realizzazione e la felicità di ciascuna e ciascuno e vogliamo che governo e istituzioni riconoscano tutti i diritti e le garanzie che ci spettano.
Vogliamo una riforma radicale del sistema di welfare, a oggi fondato prevalentemente sull’istituto familiare. Vogliamo un welfare universale, che consideri sia le famiglie sia gli individui, attraverso un sostegno reale al reddito come strumento di concreta autonomia delle persone, di tutela dall’emarginazione sociale e, soprattutto per i giovani e per gli anziani, di indipendenza dalla famiglia d’origine.
Vogliamo tutto per costruire, insieme a tutte le forze vive del Paese, un tessuto culturale e sociale aperto e inclusivo, che faccia delle differenze una ricchezza. Vogliamo tutto, vogliamo parità di accessibilità all’informazione, alla formazione e alle attività della vita quotidiana in genere anche per chi, come le persone sorde, sconta il fatto di far parte di una minoranza linguistica che lotta da anni per il suo riconoscimento e la visibilità della sua diversità.
Vogliamo tutto, in un percorso comune a quanti subiscono gli effetti più duri di stigma, emarginazione, discriminazioni e violenza: donne, migranti, diversamente abili, lavoratori precari e sfruttati, Rom, credenti di minoranze religiose, giovani e studenti. Uniti a chi ancora crede nei valori dell’uguaglianza, della dignità umana e delle differenze. Insieme si può costruire e regalare un Paese più giusto, libero, laico e democratico.
Vogliamo tutto, vogliamo un’informazione corretta e non affetta da pregiudizi e moralismi sulle malattie sessualmente trasmissibili, così come vogliamo interventi per combattere lo stigma sociale che colpisce le persone in HIV, con una particolare attenzione a campagne di prevenzione e sensibilizzazione riguardo alla sieropositività e all’AIDS, nel rispetto di una sessualità libera e consapevole.
Vogliamo tutto, vogliamo che l’appartenenza all’Unione Europea non si traduca nelle misure di austerity che mortificano la maggioranza della popolazione, nei tagli indiscriminati alla spesa sociale e nell’abbassamento generale dei diritti delle lavoratrici e dei lavoratori. Vogliamo che l’idea di Europa si basi sull’allargamento dei diritti, civili e sociali, indipendentemente dal paese di origine, in un’ottica di avanzamento e non di regressione, applicando i principi e i diritti sanciti della Convenzione Europea per la salvaguardia dei Diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali. All’Europa dell’austerity vogliamo sostituire l’Europa dei diritti.
Vogliamo quindi che ogni persona veda riconosciuta, tutelata e promossa la propria specificità e vogliamo che le istituzioni assicurino a tutte e tutti il pieno godimento dei propri diritti, della propria dignità e della propria libertà.
I partecipanti al Roma Pride 2012 vogliono costruire, attraverso la partecipazione e la diffusione di una cultura del rispetto reciproco, una società accogliente, inclusiva e plurale.
Per questo VOGLIAMO TUTTO!
I promotori del Roma Pride 2012
Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli
QueerLab
Lista Lesbica Italiana
Rete Genitori Rainbow
Subwoofer
Roma Rainbow Choir
Gaynet Roma
Orgogliosamente LGBTIQ
Famiglie Arcobaleno Roma
Gruppo sordi e udenti LGBTE Roma
Collettivo di femministe e lesbiche “La Mela di Eva”

Per avere maggiori info clicca qui. Il documento è tratto dal sito ufficiale del Roma Pride 2012.

 IL PUNTO del SIGNOR PONZA

La doverosa premessa è che quando Annabelle Bronstein mi ha chiesto di scrivere per il giovedì random mi sono sentito felice e onorato al tempo stesso. Spero che la mia scenata isterica alla Loretta Goggi non abbia influito eccessivamente sulla scelta. Negli istanti successivi, tuttavia, ho iniziato un po’ a sentire il peso della responsabilità di scrivere su un blog che seguo e ammiro da tanti anni e che, soprattutto, è così apprezzato. In poche parole, mi son cagato addosso. Il compito che mi è stato affidato, infatti, è quello di parlare di attualità e politica. Quindi la mia grossa preoccupazione è quella di cercare di non annoiare, anche perché fondamentalmente resto pur sempre un cazzone di prima categoria.
Per facilitarmi in questo compito e inaugurare questo spazio, ho deciso quindi di parlare di politica partendo da uno che era nato facendo il comico, cioè facendo ridere la gente: Beppe Grillo.
Il comico genovese è molto in voga in questi ultimi mesi, manco stesse facendo un tour mondiale BPP GRLL, prendendo per il culo Lady Gaga e scapezzolando sul palco come fosse una Belen Rodriguez qualsiasi. No, molto peggio. Tante persone hanno votato alle ultime elezioni amministrative il Movimento 5 Stelle, da lui promosso e sponsorizzato, al punto che a Parma, comune di circa 188.000 abitanti, è stato eletto il primo sindaco “grillino”. Ma su questo ci torniamo a breve.
Prima vorrei spendere due parole su Beppe Grillo. Beppe Grillo è tornato alla ribalta negli ultimi anni per essersi promosso come paladino delle nuove tecnologie e, soprattutto, grazie al successo del suo blog. A proposito, voi avete mai aperto il blog di Grillo recentemente? E’ talmente incasinato che era più facile navigare e trovare contenuti nei vecchi Windows Live Spaces scritti dalle bimbeminkia e piene di scritte glitterate e animazioni di Hello Kitty che provocavano attacchi epilettici ripetuti. E’ importante inoltre non dimenticare che, una decina di anni fa, durante i suoi spettacoli, Grillo spaccava i computer sul palco come nemmeno il peggior luddista. Diceva anche di voler distruggere i partiti e oggi praticamente ne ha fondato uno.
Non mi si fraintenda, non ho nulla in contrario a chi cambia idea. Io stesso lo faccio più o meno un migliaio di volte al giorno. Quello che più mi spaventa è che Grillo ha tirato su un carrozzone che, sfruttando l’ondata di antipolitica, si trova a fare i conti con la delicatezza e la responsabilità che il ruolo di governo della Cosa Pubblica impongono. L’elezione a sindaco di Pizzarotti a Parma ne è un esempio. Il Movimento 5 Stelle si è trovato catapultato alla guida di una città di medie dimensioni, con un debito di bilancio stimato tra i 900 milioni di euro e il miliardo e due. Ancora non hanno formato la Giunta (solo un assessore è stato annunciato. Per carità, via youtube, bellissimo, ma solo uno) e hanno deciso di scegliere il city manager (il Direttore Generale), esaminando i curriculum che arriveranno via internet. Il tutto per quanto? Pare per circa 38.000 euro lordi (non ho trovato conferme, anche perché sul blog di Grillo, come vi dicevo, non si capisce un cazzo). Cioè più o meno lo stipendio che un Signor Ponza qualsiasi potrebbe guadagnare. tra un paio d’anni. Ma 1 miliardo di euro di debiti di un Comune non si risana con l’antipolitica e gli slogan, né tantomeno con qualcuno che “assumi” via internet per quelle cifre lì.
Si sarà intuito che il mio giudizio nei confronti di Beppe Grillo e del suo movimento è decisamente negativo. E allora gli altri sono meglio? Direi di no, il panorama non offre molto. Forse Gerry Scotti arriverà a salvarci e a benedirci tutti quanti, ma questa, se non vi ho martellato troppe le palle con questo post, potrebbe essere materia di approfondimento dei prossimi giovedì random.
Se anche tu sei rimasto totalmente convinto e appassionato dal punto di vista del Signor Ponza, leggilo su Così è (se vi pare) e non perdere l’occasione di metterti in discussione!!!!

Un nuovissimo appuntamento  con il Giovedì Random di Annabelle Bronstein! Questa settimana, un featuring davvero inaspettato e sorprendente con uno dei  blogger che ho più amato dai primi post, Upclose, ovvero il Blog di cui potevamo fare a meno. In realtà il cinismo, la simpatia e il genio di questo ominide pazzesco sono a mio avviso indiscutibili. Se volete sapere di più basta cliccare qui. Se invece non non avete letto ancora il Sextastic #3 basta cliccare qui, ma ora fuggo e vi lascio a questo nuovo imperdibile  giovedì!
Ok. Ascoltami. Metti caso che un mio amico esce con un tizio. Un tizio che dice di avere 38 anni. In realtà potrebbe dimostrarne anche qualcuno di più. Ma non è questo il punto. I due escono. Escono per andare a bere una cosa e conoscersi. E fare quattro chiacchiere. La serata va benissimo. Parlano di tutto. Di cose serie. E di cose meno serie. Si divertono. Hanno anche tanto in comune, nonostante la differenza d’età sia effettivamente enorme. Parlano fitto fitto. Bevono coca-cola e sorridono quando gli scappa a entrambi un ruttino. Poi si sa come vanno queste cose. A un certo punto si sente la voglia di andare oltre. Di un gesto. Di una carezza. Di un bacio. Il mio amico accetta l’invito e vanno a casa sua. Ma quando arrivano a casa succede qualcosa di inaspettato. Entrano, si lasciano andare ad un bacio liberatorio. Che cercavano e volevano da almeno un paio d’ore. Con la penombra della sala da pranzo, e il riverbero di una lampada i due si avvicinano. Si baciano. Si accarezzano. Ma accade l’impensabile. Di colpo si accende la luce. E irrompe un terzo. Un altro uomo. Molto carino. Anzi, potremmo dire bono. Un fascio di muscoli. Anche lui sulla quarantina. Con l’accento irlandese. “Ciao, come va?”. Il mio amico, paonazzo, non sa che dire. Si sente in un mega imbarazzo e vorrebbe buttarsi dalla finestra. Trova un filo di voce, ed esordisce “Bene. Tutto ok. Ma… Ma… Ma tu chi sei?”. E come è ben noto da queste parti, il dramma è dietro l’angolo. In realtà era giusto nella stanza affianco. “Io sono il suo ragazzo.” Silenzio. Panico. Vergogna. E l’altro: “Senti. So che è una cosa strana, suppongo che non sia neanche troppo normale come cosa. Ma io sono uscito con te, in pieno accordo col mio ragazzo, perché volevamo conoscere una terza persona. E bè… Insomma”. STOP. Adesso. Il mio amico, ma come penso anche io se fossi stato in lui, si sarebbe alzato e avrebbe cominciato ad urlare, come se non ci fosse un vicinato, e a buttare la qual si voglia a terra. E invece ha semplicemente detto: “Bè. A me sembra una cazzata, però…” Detto fatto. Di li a poco sarebbero finiti a farne di ogni nella stanza di cui sopra. Adesso. Il mio amico è single e fa quello che vuole. Loro sono una coppia, e se di comune accordo, possono fare comunque quello che meglio credono. Il problema sta che il mio amico ci è stato solo ed esclusivamente perché il fidanzato irlandese è tipo bono da svenire. E a questo punto preferiva sicuramente di più l’irlandese che il suo ragazzo. Ovvio che ne hanno fatte di bendonde. E, insomma, si sono anche divertiti parecchio. Ma secondo te, questa cosa può avere un futuro? Ma più che futuro, può avere un qualche senso? Insomma si può passare da single a Troppia?
Bè forse mi sono anche dilungato. Ovviamente quello citato non è un mio amico. Ma sono io. E soprattutto è tutto vero. E tu devi assolutamente dirmi qualcosa. Ora.
Caro Annabelle, amicoh,
questa è una situazione assai delicata, e per affrontarla sarò costretto a trasformarmi nel sessuologo con la voce flebile da eunuco di loveline, che presentava Camilla dal cognome impronunciabile che non rimembro. Dunque. Direi che ti trovi nella classica situazione del pendolo. Ricordiamo tutti che per Schopenhauer la vita era un pendolo che oscillava tra la noia e il dolore. Riadattando il concetto, mi pare chiaro che tu sei il pendolo, e oscilli tra un cazzo e un cazzo. Questo oscillare, che, sono sicuro, è per certi versi piacevole e soddisfacente, ti lascia però il tempo, fra un cazzo e l’altro, di riflettere. Ed è qui che vengono alla luce domande scomode che esulano dalla bella scopata selvaggia che è stata.
Svisceriamo dunque il problema e cerchiamo di fare chiarezza.
Loro, ovvero il tizio 38enne o probabilmente più grande e l’irlandese bono. Ecco. Sono probabilmente una coppia frustrata che cerca di superare una crisi assecondando la suprema voglia di cazzo che magari una vita monogama ha per anni inibito. Lungi dal giudicarli (io non lo farei mai perché se il mio ragazzo se ne esce di inserire un altro elemento nel rapporto mando a fare in culo per sempre sia lui che l’altro elemento, ma io sono un tipo venale), diciamo che loro pur di salvare il loro rapporto hanno trovato questo escamotage, e assumiamo il tutto come decisione lodevole dell’amoreh.
Tu, ovvero il terzo elemento. Innanzitutto se rimane come un evento fortuito occasionale, prendila semplicemente come un’esperienza da mettere nel CV sessuale, che spero tutti noi possediamo (il mio ad esempio è molto più ricco del CV che spedisco per cercare lavoro). In caso contrario, se loro ti cercano ancora, se il tutto tende a ripetersi puntualmente, se il tutto comincia ad assumere le connotazioni di una malata relazione, allora veniamo al punto tre. Voi, ovvero tutti quanti insieme appassionatamente. Che dirvi. Loro hanno scelto così, e contenti loro, contenti tutti. Tu, se ti piacciono, se trovi il sesso con loro soddisfacente, se la situazione ti intriga, se riesci ad escludere totalmente dalla cosa l’aspetto sentimentale, ti dirò, ma che cazzo ti frega? Non macchiarti di colpe adulterine che non ti competono, quelli che si tradiscono reciprocamente sotto i loro stessi occhi sono loro, tu sei single e rampante, libera come una fringuella nella foresta, nonché pazzescoh. E poi puoi sempre sfruttare la situazione a tuo piacimento: doppi regali, doppio pene, doppie cene offerte, tutto moltiplicato per due. Perché viviamo in un mondo materiale e noi siamo ragazze materiali. E trombare è bello. E a volte bisogna mettere da parte le riserve etiche del nostro cervello, soprattutto di fronte a persone che a quanto pare le hanno riposte in un pozzo profondo 100 metri.


Eccoci qui in una nuovo succulento appuntamento con “Il Giovedì Random di Annabelle Bronstein“… E siccome è random, oggi vi introduco la nuova rubrica nella rubrica… Non state nelle mutande vero? Bè neanche io. Quest’oggi, ho deciso di aprire un nuovo capitolo, ovvero celebrare la Twitter Star del mese con una freschissima intervista, e come non iniziare con il poliedrico Fabry_?  Noto ai più per i suoi molteplici twitt di insulti verso il genere umano e oltre (per lo più totalmente condivisi), ed autore del blog che tutti vorremo scrivere, (sopra le righe, cinico e diretto; ma anche intelligente, acuto e coccolerrimo) Levateviper non parlare della sua pazzesca rubrica #AskFabry sulle pagine del Signor Ponza (neanche a farlo a posta proprio oggi c’è un nuovo appassionante post) Fabry si è lasciato sedurre dalle mie domande svelandoci i segreti più nascosti ed aprendoci il suo mondo. Siete pronti? Fatevi travolgere. Sbam!

Prima di tutto benvenuto… A quanto pare il giovedì sta diventando un giorno affollato sul web?
Sono imbarazzatissimo, è la mia prima intervista e mi sento come Britney quando annuncia i vincitori degli EMA’s. Il giovedì è il giorno più bello della settimana da sempre, in America fanno anche Grey’s Anatomy e poi è il giro di boa della settimana. Sul web per fortuna c’è spazio per tutti, soprattutto per le pazzesche come te e me.

Perché non ci parli un po’ del tuo blog, che ovviamente, non posso fare a meno di adorare! Il sottotitolo è lampante, “Mi viene da dire solo cose cattive. E quindi le dico”
È piuttosto risaputo che io sia un tantino acido e dito in culo (Si possono dire le parolacce nelle interviste?), e il blog è la massima espressione della mia indole. Ormai sono dieci anni che ho un blog, ne ho passati molti ma ho sempre avuto la passione di mettere in piazza i cazzi miei e sopratutto le mie sfighe. Mi dicono spesso che il mio blog sia triste, ma è solamente lo specchio di quello che vivo. Sinceramente non saprei immaginarmi senza poter aprire internet e comunicare a chiunque tutto quello che mi passa per la testa. E poi diciamocelo, è una valvola di sfogo con i controcazzi.

Però poi nella descrizione scrivi “Sono uno che cade in continuazione ma riesce sempre a rialzarsi”, c’è sicuramente anche dell’altro allora?
Come ogni scorpione che si rispetti sono uno stronzo di prima categoria solo di facciata, dentro sono profondamente fragile e piuttosto debole. Come hai scritto tu, cado spesso ma ho sempre le palle per rialzarmi. A volte ci metto tanto, forse troppo, ma ho bisogno dei miei tempi. Mi piango spesso addosso e mi piace farlo.

Sei la twitter star più cinica e divertente. Credo di followarti da sempre, ma hai tre consigli per coloro che vogliono diventare pazzeschi e iperfollowati su twitter?
Mi sento lusingatissimo, ma ci sono delle twitstar vere che hanno molti più followers di me e scrivono cose più divertenti. Io non so perché la gente mi segua e mi retwitti così tanto, credo che sia più che altro per gli insulti che lancio al prossimo completamente noncurante dei danni che subirà il mio karma. Ma non posso fare a meno di essere una merda. La cosa che ho imparato su twitter è che più haters hai più sei seguito. E io ho tanti haters. Quindi in definitiva per rispondere alla domanda che mi hai fatto che mi sono un attimo perso, tre consigli per essere una twitstar: insultali tutti, lamentati sempre, posta le foto dei gattini su Instagram. 

E’ arcinoto che sei fidanzato, con un altro semi noto del web, ma tu, come lo hai conquistato?
E qua caschiamo male. Non sono io che l’ho conquistato, caso mai il contrario. Sempre grazie a twitter tra l’altro. Galeotto fu un DM e da allora nonostante qualche tira e molla siamo ancora insieme. Ma è lui che ha conquistato me, con il suo modo di fare sempre educato, la sua generosità e la sua trasparenza. Non credo di aver mai trovato persona più onesta, e non credo che nessuno mi abbia mai fatto stare bene come riesce lui. (In questo momento si starà anche vergognando tantissimo.)

 E il sesso? Sei tipo da vento di passione o da coccole sotto il piumone?
Le coccole per sempre, la mattina sotto le coperte quando ti svegli. La sera prima di andare a letto. Sempre. Credo che nonostante tutto io sia più da coccole che da serata sfrenata di sesso. Per citare una scena a te cara potrei dire che quando coloro non sto mai tra le righe.

Agli appassionati del tuo blog, non sfugge il tuo amore incondizionato per Grey’s Anatomy. Ma cosa ti ha fatto innamorare così tanto a questa fortunata serie?
Non lo so con precisione. Forse le frasi di apertura e chiusura di ogni puntata, forse perché è stata la prima serie che ho cominciato a seguire in lingua originale e in contemporanea con l’America (Ciao Polizia Postale!). Quando ho cominciato a guardarla mi si cuciva addosso perfettamente, non era un periodo fortunato della mia vita e la depressione che trasuda Grey’s Anatomy faceva al caso mio. È poi un telefilm che ero solito guardare con una cara amica che non c’è più, e vederlo mi porta sempre bei ricordi. 

 Un consiglio agli sfigati.
Less web, more sex.

Un consiglio a chi ti si vuole fare.
Al contrario di molti amici frosh credo fermamente nella monogamia, quindi levatevi. (E comunque credeghe che la gente sta qua a pensare a me.) 

Un consiglio a chi ti odio.
Non smettete mai di odiarmi che quando mi commentate il blog con i vostri insulti mi si impennano le visite. VI AMO CICCIONI.

Fatti una domanda e datti una risposta.
Why do I keep hitting myself with a hammerBecause it feels so good when I stop. Grey’s Anatomy 1×07

 Lasciaci con un tuo saluto!
Mi raccomando, non scordatevi mai che non sono qua per le telecamere. 
Ed ora, cortesemente, levatevi!
Debutta oggi su queste pagina una nuova, pantagruelica ed emozionante rubrica. Il Giovedì Random di Annabelle Bronstein! Proposta in un’insolita e voluta visione anni 90 resa dall’ottimo Comic Sans sgranatissimo! Tutto voluto miei cari lettori affezionati, tutto esclusivamente per voi. Ma di cosa tratta questa nuova fantasmagorica rubrica? Bè, questo ancora non lo so. O meglio, importantissimi e segretissimi piani di marketing non mi permettono di rivelarvi questi succulenti dettagli. 

Ma si sa, io sono una gran pettegola oltre che una che ne ha di ben donde. Per questo posso svelarvi che ogni giovedì ci sarà un nuovo post. Ma ogni giovedì sarà un post diverso. Ovvero la rubrica cambierà ogni settimana. Insomma già vi immagino che non state più nei vostri slip Tezenis! Su queste pagine arriveranno interviste esclusive alle web-star più in voga del momento, collaborazioni esilaranti e pirotecniche e i post mai pubblicati della sottoscritta. Insomma un bel valalas della qual si voglia, come è nel mio stile.

E siccome saranno giorni di alti contenuti, non potevo non cominciare con dell’assoluto bono certificato allo sbando. Così, buttato nella mischia solo per il piacere dei nostri occhi. Il manzone in questione è Roger Monssores, brasiliano con la passione del pesce, nativo di Rio. Portato sulle pagine di DNA dall’obiettivo di Leo Castro. Per il servizio completo basta cliccare qui. Intanto però fatevi incantare da questa succulenta gallery. E colgo l’occasione per invitarvi ad andare sulle pagine del Signor Ponza per leggere la mia nuova rubrica (eh si, è la mesata delle rubriche questa!): Sextastic dedicata questa settimana alle fantasie sessuali. Insomma siete già avvantaggiati!!! 

Bene, vi lascio, avrete il vostro da fare… E vi attendo qui la prossima settimana per un nuovo rampante giovedì! Valalassss!